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La parola affascinante

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^

 

Dal fascino fatale della parola:
fine,
trarrò l'inizio
di un canto verso cui avanza
il mistero di  un nobile comporre inesplicabile.

 

Nelle nudità del giorno avverto
la mia stagione che inoltra, un'eco

d'ansia adulta; il toccar per segni
la sua pelle bruna.

 

In angoli segreti e curve d'oro,
nelle voci d'acqua intrepide
o tra i solchi d'alba rapida;
al senso della vita nel salto dalla rupe
o nei piccoli uragani nottetempo

...

 

Tu ridi che per versi mi declino
qui dove sogna il fiore irrevocabile
al ritmo monotono del cuore.

 

E quanto tempo è trapassato
con le foglie dei platani arrossite,
quanto sangue nelle vene
ha colorato il mare;

 

i tuoi occhi di mandorla, il cielo.
Ah! morte mia premurosa

 

compagna del canto sinistro
seducente sorella casta,
signora sovrana
dal fascino fatale della parola:


fine.

 

*

 Antonio Ciavolino - 26/11/2014 09:30:00 [ leggi altri commenti di Antonio Ciavolino » ]

J. Krishnamurti affermava che il problema spirituale evolutivo dell’uomo moderno è continuare ad interpretare l’altro come altro da sé.
Lorenzo, grazie per l’attenzione e la nota avvertita.
:)
Ciao

 Lorenzo Mullon - 26/11/2014 07:19:00 [ leggi altri commenti di Lorenzo Mullon » ]

il fascino fatale di entrare nello specchio
e osservare il nostro riflesso così da vicino
da perdere il senso dell’altro da noi

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